Negli ultimi anni sono nate nuove piattaforme che in breve tempo hanno raggiunto milioni di iscritti, come nel caso di Bluesky, diretto competitor di X (ex Twitter) che in poco più di 8 mesi ha raggiunto il milione di profili.
Una delle principali ragioni per cui gli utenti stanno affluendo a Bluesky e abbandonando piattaforme come X, è che quest’ultimo è percepito come uno spazio di tossicità e disinformazione, mentre Bluesky promette di essere un luogo molto più gradevole dove lo scambio di informazioni è genuino. Chissà se riusciranno a mantenere questa promessa…
Canopy, fondato da un ex-dipendente di TikTok, è invece una piattaforma nata per i creator digitali e per facilitare lo scambio di opinioni, la ricerca di contatti per eventuali collaborazioni o progetti.
Nasce quindi con un intento più rivolto al lavoro e alla creazione di partnership.
Gli iscritti potranno decidere se manifestare la loro identità in modo visibile a tutti oppure prendere parte ai vari gruppi e conversazioni in modo anonimo. Le aziende potranno pubblicare inserizioni di lavoro ed essere contattate dagli utenti.
Canopy offrirà alcune opzioni a pagamento per esempio per accedere a contenuti didattici, per partecipare a eventi e per creare gruppi di lavoro in modo più organizzato, così da sostenere i cosi di servizio.
Sul sito ufficiale c’è una pagina di pre-registrazione per mettersi in lista d’attesa: vengono richiesti naturalmente il social network di riferimento, il numero di followers e il tipo di contenuti generati.
Threads è un’altra alternativa a X (il sempre fu Twitter), che ha debuttato ufficialmente anche in Italia e in Europa il 14 dicembre.
Che cos’è Threads? È un social network di tipo microblogging, cioè dedicato soprattutto alla condivisione di brevi porzioni di testo, come (il fu) Twitter, ma lascia la possibilità anche di caricare link, foto e video. I limiti attuali sono di 500 caratteri per post e 5 minuti per i video.
È possibile iscriversi tramite il proprio account Instagram, così da mantenerne lo stesso nome utente.
C’è davvero bisogno di nuove piattaforme? Evidentemente sì, visti i numeri di utenti che si iscrivono quotidianamente a questi social freschi di web.
Che sia per non supportarne i creatori, per cercare spazi di condivisione più freschi o su cui le notizie sono più attendibili, è innegabile che gli utenti si spostino da un social all’altro con facilità.
E voi a quali social network siete iscritti?